LA FABBRICA DEI SOGNI di Maria Letizia Amato

«Non è vero che mi amava, altrimenti non mi avrebbe lasciata andare via.»

«Appunto perché ti amava, non ha voluto trattenerti contro il tuo volere. In ciascun caso, non riuscirai a concretizzare il tuo piano perché l’Amore che regna a Dreamland è più forte di qualunque altro potere!»

Dopo quelle altisonanti parole, Zirconia fu istantaneamente avvolta da una luce fortissima e, allorché la luce si dissolse, la Fata non aveva più indosso il vestito nero, bensì un abito bianco. Di sicuro era lo stesso che indossava quando era stata, a suo tempo, Fata della Neve.

«Il mio primo Amore perduto per sempre!» gemé sconfortata. «Avevo studiato Magia Nera per cercare di dimenticarlo, ma niente può farmelo dimenticare…»

Zirconia era tornata buona. Ce l’avevo fatta! Anche il suo potere malefico disparve. Il castello di pietra crollò attorno a noi e la parte Nord dell’isola, che era diventata arida, si ricoprì di erba lussureggiante e le piante tornarono vigorosamente a crescere. Era tornata piena di vita come una volta.

La Regina Laila non aveva sbagliato, io avevo un potere molto più grande di quello di Zirconia. Io avevo il potere dell’Amore.

Stavo ancora osservando lo spettacolo della Natura che era intenta a ripristinare floridità e vigore ad una zona ormai sterile da tempo, quando intravidi Maira che mi veniva incontro.

«Sei stata fantastica!» si entusiasmò. «Noi Fate, insieme con la Regina, ti abbiamo seguita per tutto il tempo attraverso il tuo specchio, non potevamo aiutarti perché la profezia sosteneva che la ragazza dal cuore puro avrebbe dovuto sconfiggere Zirconia da sola, senza l’aiuto di creature magiche: se così non fosse stato, Zirconia non avrebbe perso i suoi poteri e il tuo intervento sarebbe stato inutile. Mi spiace non avertelo rivelato prima, però avevo paura che ti saresti spaventata e non avresti accettato, era già abbastanza scioccante venire a sapere di dover rischiare la vita combattendo contro una Fata dai poteri malefici. Aggiungere anche questo particolare, mi sembrava troppo.»

«In effetti non è stato facile accettare» mi associai annuendo.

«Comunque ora è tutto finito, devo riaccompagnarti al palazzo reale per ricevere i ringraziamenti che meriti, e Zirconia verrà con noi.» Era vero, c’era anche Zirconia. Per l’eccitazione mi ero totalmente dimenticata di lei.


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Per l’intera durata del nostro viaggio verso il castello, ci seguì senza proferir sillaba. Giunte a destinazione, la Regina Laila ci accolse con un sorriso e mi disse: «Vieni con me nella Sala del Trono, il popolo di Dreamland vuole ringraziarti.»

Ci recammo tutti nella Sala del Trono e la Regina ci fece uscire sul balcone, ornato di rose, da dove di norma lei si affaccia per parlare con il Popolo Fatato. Fuori dal castello, c’era un’effervescente folla che mi acclamava: oltre a Fate e Fatine, c’erano Folletti, Elfi, Gnomi, Fauni, Orchi, Grifoni, e tutti gli esseri magici che avevo sempre incontrato nei miei sogni di bambina.

La Regina Laila si rivolse alla folla e proclamò: «Popolo di Dreamland, vi presento Maria Letizia, la nostra salvatrice. È lei la ragazza umana dal cuore puro di cui parlava la profezia della mia amata madre, è colei che ha sconfitto Zirconia e ci ha liberati dal potere malvagio che ci stava annientando.» La folla esultò e applaudì. «Adesso è giusto dare qualche ricompensa per esprimere il più sentito ringraziamento a nome mio e degli abitanti di Dreamland. Maira, vieni qui.» La dolce Fata si avvicinò timidamente alla Regina. «Per ringraziarti di aver fatto da guida e sostenuto Maria Letizia durante la sua permanenza a Dreamland, affinché andasse avanti con il suo difficile incarico, ti farò diventare anche Fata della Neve, al posto di Zirconia. Sarai Fata dei Fiori in Primavera, e Fata della Neve in Inverno.»

Maira, visibilmente emozionata affermò: «Vi ringrazio, Maestà, sarà un onore per me!»

La folla esultò di nuovo.

Sempre solenne, la Regina riprese: «Zirconia, avvicinati a me.» Zirconia si accostò alla Regina e si posizionò di fianco a Maira. «Popolo di Dreamland, questa è Zirconia, la causa di tutti i nostri mali. Grazie al coraggio di Maria Letizia è tornata buona, come dimostra il vestito bianco da Fata della Neve che ha nuovamente indosso, quindi voglio perdonarla e donarle ciò che più desidera.»

Rivolgendosi a Zirconia seguitò: «Mia cara Zirconia, non ti trovi a tuo agio nelle vesti di Fata, e da questo disagio è scaturita la tua cattiveria; il tuo posto non è qui. Ti priverò dei tuoi poteri di Fata e ti tramuterò in una ragazza umana. Andrai a vivere sulla Terra, in modo da poter cercare il tuo Amore perduto e trovare finalmente la felicità.»

Zirconia, con le lacrime agli occhi accennò: «Vi ringrazio, mia Regina, è il più bel regalo che potevate riservarmi…»

La Regina ricominciò a parlare, si rivolse a me ed espresse: «Infine vorrei ringraziare te, Maria Letizia, sei la persona grazie alla quale tutto questo è stato possibile.» Mi fece cenno di avvicinarmi e obbedii. «Per premiare il tuo coraggio, voglio offrirti quel che il tuo cuore desidera di più: realizzerò la proposta che ti aveva formulato Zirconia nel suo castello quando era ancora malvagia, diventerai la Fata della Conoscenza, capace di comprendere qualunque linguaggio, umano e animale. In aggiunta diventerai mia consigliera, chiederò il tuo parere ciascuna volta che dovrò prendere decisioni importanti.»

Ero al settimo cielo, il mio sogno stava per diventare realtà. Poi però mi ricordai della famiglia che ho sulla Terra, che mi vuole bene e che conta su di me. Non potevo abbandonarla all’improvviso e senza motivo.

Indi a malincuore rifiutai: «Sono lusingata per l’onore che mi concedete, Maestà, ma non posso accettare, ho una famiglia sulla Terra che mi vuole bene e mi aspetta. Non posso abbandonarla.»

Con uno sguardo misto di tristezza e comprensione, la Regina dichiarò: «Mi dispiace che tu non rimanga qui con noi, ma ti capisco. Se è quanto desideri, Maira ti riaccompagnerà a casa tua sulla Terra. Tuttavia, c’è un ultimo favore che vorrei chiederti prima di salutarci: continua a credere nel Mondo delle Fiabe e, quando sulla Terra vedrai cadere la neve, sbocciare i fiori o qualsiasi altro fenomeno naturale, ricordati di noi.»

Con la voce lievemente incrinata dall’emozione pronunciai: «Lo farò sicuramente, Maestà, Dreamland rimarrà sempre nel mio cuore.» Ciò detto, salutai la Regina e Maira mi riportò a casa, con lo stesso incantesimo di teletrasporto che aveva recitato per condurmi a Dreamland.

Un attimo dopo mi ritrovai nel mio letto, sotto le coperte con addosso il pigiama. Era mattina e gli uccelli cinguettavano fuori dalla finestra.

L’esperienza magica che avevo vissuto sembrava essere stata solo un sogno ma, nel profondo del mio cuore, so che è stato tutto vero…


© Christine Kaminski | Vietata la riproduzione senza consenso scritto

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