LA FATA DELL’AMETISTA di Bianca Settecasi

Quinlan e Kevin corrono come non hanno mai fatto. Giada si stringe forte a Kevin, che la sta portando sulla sua schiena. Guardano sulle foglie, sugli alberi, sull’erba, sui fiori… nulla. Passa uno scarabeo verde e si fermano a chiedergli informazioni. Questi fa loro un occhiolino dando una speranza: sembra che Gioia sia passata di lì, ma la mattina presto.

Continuano a cercare, quando ad un certo punto Giada nota un luccichio intenso sul petalo di una gerbera. Polvere di Fata.

«Fermi, fermi!» strepita con fragore. «Mi sembra di aver visto della Polvere di Fata su quella gerbera.»

Tornano di filato indietro ed iniziano a perlustrare tutto intorno in cerca di altri segnali e, infine, trovano il primo trifoglio, ai piedi del gambo del fiore. Spostando lo sguardo a destra, dieci metri più avanti, un altro trifoglio, poi altra Polvere di Fata. Finalmente una pista da seguire, e possono pertanto riprendere la corsa più decisi e sicuri di trovarla.

Correndo, Quinlan pensa: “Saggi, ho sbagliato, ma non l’avrete, non ci avrete… saprò riparare, sulla Terra non ci andremo.”

D’un tratto, da sotto una foglia sbuca uno Gnomo che, bloccando loro il passaggio sbercia: «Dove correte, Folletti reali? Cercate qualcosa? Possiamo aiutarvi?» Al suo fianco appaiono altri tre Gnomi con il cappello rosso, panciuti che sogghignano mostrando i loro brutti denti storti e gialli.

«Darragh, facci passare» gli intima Quinlan a muso duro. «Non voglio guai. Non voglio litigare, non voglio farvi del male.»

Giada si sorprende a tremare, e valuta quale incantesimo poter fare con la poca polvere magica che le è rimasta. Kevin, dal canto suo, ha intenzione di occuparsi di Ben e Jack.

«Quinlan, stavolta sarete voi a farvi male perché, guarda caso, ieri siamo stati tutto il giorno alla Cascata della Forza. Anche se non siamo puri d’animo, la forza l’abbiamo ottenuta lo stesso. Ah ah ah!» Ben e Jack scoppiano a ridere sguaiatamente insieme a Darragh.

La Cascata della Forza. Solo i puri d’animo possono accedere ai segreti e ai benefici della sua acqua. Chi la beve e non è puro d’animo, può acquisire soltanto forza fisica, ma per un lasso di tempo che può variare da un giorno ad un anno, dipende dalla personale capacità di ascoltare il proprio cuore.


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Il Mago Aaran, che è il Mago della Cascata della Forza, assegna un periodo di tempo a chiunque ottenga la forza con la sua energia negativa, finito il quale costui riceverà indietro tutte le cattiverie che ha commesso, ma di questo il Mago naturalmente non fa parola.

Quinlan comprende che non sussiste possibilità di dialogare, bisogna trovare in breve una soluzione. Si scambia un rapido sguardo con Kevin, il quale posa delicatamente su un fiore Giada per prepararsi ad attaccare Ben e Jack, intanto che Quinlan si occupa di Darragh.

Giada nel frattempo chiude gli occhi ed unisce le mani, palmo contro palmo, con le dita verso l’alto che toccano le labbra e la punta del naso. Con dei respiri profondi, pensa intensamente a Blanche e Grania. Il respiro si fa sempre più lento e lei mentalmente invoca i loro nomi. Inspira, espira. Inspira, espira. Si isola, viene involta da un’Aura Azzurra che si fa sempre più intensa.

Shaun e Grania stanno parlando con una coccinella rossa, quando Grania sente la voce di Giada, lontana, ovattata, dolce, preoccupata.

«Shaun, Shaun, devo… devo allontanarmi un attimo» gli dice incamminandosi per distanziarsi.

«Stai bene?» Shaun su due piedi non intuisce.

Grania si è già allontanata e si è seduta su una foglia, ha chiuso gli occhi ed iniziato a inspirare ed espirare molto lentamente. Le sue ali diventano verdi e in pochi secondi viene avvolta da un’Aura Verde. Sente la voce di Giada che chiede a lei e Blanche di raggiungerli il prima possibile, dato che sono in pericolo ed hanno bisogno del loro aiuto.

Grania apre immediatamente gli occhi ed incontra quelli di Shaun che la stanno scrutando con un’ansia malcelata.

«Cosa hai sentito o visto, Grania?»

«Quinlan, Kevin e Giada hanno bisogno di noi, dobbiamo correre in loro aiuto. Segui le mie indicazioni.» E cambiano direzione utilizzando un po’ di polvere magica di Grania.

Frattanto, Phelan e Blanche sono ancora presi dalle loro ricerche.

«Fermati, Phelan, fermati» gli ingiunge Blanche allarmata.

«Cosa c’è, hai visto Gioia?» domanda Phelan rizzandosi con la schiena.

«No, no, sento che mi sta chiamando Giada. Aspetta un istante.» Anche lei chiude gli occhi, si concentra e dopo aver avvertito la richiesta d’aiuto, parte di tutta fretta con Phelan per andare in soccorso dei loro amici.

(È difficile guardare dentro di noi, ma lo è ancor di più accettare quello che troviamo)

«Darragh, non vogliamo combattere, non ci interessano i vostri bauletti di monete d’oro, stiamo andando a cercare una nostra amica» tenta di convincerlo Quinlan. «Se ci lasci passare, ti cederò delle monete che mi ha dato mio padre questa mattina. Non saprà mai che te le ho consegnate.»

«Che tuo padre, il Re dei Folletti, lo venga a sapere o no, non mi importa. Io non ho paura di lui, il grande Darragh, Re degli Gnomi, non ha paura di nessuno! E chi sarebbe questa vostra amica? Perché è così importante che la ritroviate? Se mi hai proposto delle monete d’oro, deve essere molto importante per te. Su, dimmi» lo incita Darragh, tenendo salda la mano destra sul suo fianco dove conserva lo shillelagh, il suo bastone da combattimento, pronto ad essere usato. «Chi sarebbe questa fanciulla?»

«Sì, chi sarebbe, chi sarebbe» ripetono con voce stridula Ben e Jack.

«Padre, che succede?» Tutti si girano verso il nuovo arrivato: un giovane Gnomo, con un bel viso, dai lineamenti regolari, capelli rossi ed occhi verdi trasparenti.

«Rogan, figliolo… Quinlan sta cercando una ragazza e vogliamo aiutarlo. Tu però non ti intromettere» gli ordina Darragh con poco garbo.

«La Fata che cerchiamo è la mia fidanzata, la futura Regina, quindi lasciaci passare e basta. Sto per seccarmi davvero» lo sfida Quinlan con uno sguardo pressappoco truce.

«Non sapevo fossi fidanzato, nei boschi non se n’è parlato. I Saggi lo sanno?» Darragh insiste a porgli delle domande ostruendo loro il passaggio. Lo scontro ormai è inevitabile.

«Darragh, ho fatto di tutto per non aggredirti, ma ora mi hai stufato.» Quinlan parte all’attacco e con un salto punta i piedi verso il torace di Darragh, che para il colpo difendendosi con lo shillelagh.

© Christine Kaminski | Vietata la riproduzione senza consenso scritto

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