|   Non 
        si può sempre pensare, immaginare, razionalizzare, talvolta bisogna 
        lasciarsi condurre, quando d’un tratto giunge improvviso, inatteso 
        ciò che non avremmo mai cercato, voluto, perché così 
        com’è comparso, può anche scomparire.  
        Lui lo sa, quando per un caso fortuito si ritrova a conoscerla, a conoscere 
        lei, a farsi travolgere da lei, nel posto e nel momento più impensati, 
        il caldo di quella sconosciuta e rovente cittadina che lo induce a farsi 
        quasi stordire, ipnotizzare, o forse è solo lei, che al bagliore 
        di quella luna lo incanta, lui che si lascerà involgere dall’incantesimo. 
         
        Questo però non è mai sufficiente per assicurarsi una tale 
        felicità imprevista, destabilizzante ma magnifica, poiché 
        basta un solo gesto affinché quel sogno si dilegui, lasciando acuminata 
        l’amarezza, grosse le ferite e tanti i rimpianti, ed è proprio 
        questo che gli accadrà, una piccola ma significativa omissione 
        gli permetterà di perderlo, di perderla.  
        Or dunque, quando si è insieme, se si desidera che perduri, che 
        risplenda, è imprescindibile pensare in due, vivere in due. 
        Ma la positività, la trasparenza, l’energia e il calore di 
        quell’amore, agiranno affinché le repressioni che alla base 
        pilotano il loro rapporto, la fine di quell’amore assopito ma vivo, 
        sensivo, d’un tratto si dissolveranno, d’un tratto sarà 
        di nuovo lei.  
      “E 
        la osservò andare via, per sempre dal suo cuore.” 
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